La vita ha un prezzo salato

Quanta storia alle nostre spalle
quante persone felici o infelici
quanti sogni infranti o compiuti
case e mobili a migliaia, quadri
e libri, libri ancora, note acute
bemolle e diesis su piani impolverati
viaggi su strade di polvere e sabbia
su aerei a motore come pullman
onde alte sul mare in tempesta
ritrovarsi dopo anni e fare festa
strade imbiancate come fosse latte
scelte compiute senza alternativa
che la vita ti mette spalle al muro
vai avanti lento e tenace: sicuro
ma gli errori hanno prezzo salato
oltre la coltre di nebbia, non c’è futuro!
poi c’è l’imponderabile figlio del fato
gioco a dadi tondi, senza un vincitore.
La vita ha un prezzo salato…

Acrobazie virtuali



Acrobazie virtuali
tra un computer e l’altro
tra cucina e soggiorno
con i gatti che ti girano attorno
acrobazie mentali quotidiane
tra giornali libri e dischi
telefilm e romanzi da leggere
poesie evaporate tra le nubi
perduto vago tra i pensieri
versi stropicciati e sbiaditi
gettati nel cestino dei rifiuti
zoppico con i gesti e parole
appena nati e donatemi
comuni immagini macchiano
e sfocano il tramonto infuocato
zoppica la memoria al mattino
allo zenit ed alla tarda notte
con i miei pensieri fo a botte…


Il dolore ottunde la mente

Il dolore ottunde la mente
appesantisce una piuma
sconvolge il tempo grava l’aria
confonde e stravolge ogni cosa
picchia duro come un martello
su interminabili secondi e ore
sui lentissimi giorni accovacciati
sul letto di milioni di ricordi
sfuoca le idee ed i gesti
insiste su ferite rimarginate
nega cicatrizzazione e cura
delle pareti bianche d’ospedale
che si chiudevano su di te
mesi senza tempo: oltre misura.
Un sibilo fischia nella mente
cerchi pace in ogni musica
ma il suo urlo copre tutto
nebbia fitta che si staglia
sul tuo passato sul tuo futuro…


Un piccolo spunto

Da un piccolo spunto
una luce fioca nel buio
un colore acceso d’una foto
qualche nota accennata
da un lontano pianoforte
due accordi di chitarra
un tamburo che batte nella testa
immagini perdute d’una festa
gioie lontane nel tempo
e nella confusa memoria
travolta da un uragano
di globuli rossi impazziti
folle corsa verso la morte.

Invero basta così poco
per far nascere una poesia
un piccolo spunto è un faro
che illumina il buio amaro
slavina che smuove emozioni
ricordi rimpianti e passioni!

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Quando sei disabile

Quando sei disabile
sono i gesti semplici
che intralciano i giorno
il minimo passo falso
è un passo senza ritorno
se disgraziatamente cadi a terra
a terra rimani e ti risollevi
con immani sforzi e lacrime
spastici i tuoi movimenti
spastico il tuo avvenire
trascini la tua malinconia
sulle vette del sogno e poesia
il cuore pulsa nelle tempie
la vista s’annebbia nella casa silente
fantastichi di fare mille cose
in verità mille cose fallisci
t’allontani dal reale ti stordisci
di poesia e di-versi come te…

Disabilità

Gli umani sono animali strani

Stanno in piedi su due zampe
e non hanno molto pelo
ma quando fa freddo o piove
si ricoprono con strane cose!
gli umani son ben addomesticati
eseguono a puntino e con dedizione
ogni nostro bisogno, ogni nostra passione
riempiendoci di coccole ad ogni nostra
minima defezione! Come ci sono utili
gli umani buoni, quelli cattivi meno
li riempiremmo volentieri di graffi
graffi e morsi, morsi e graffi profondi
sino a far loro cambiare strada
verso una che non incroci la nostra.

graffio-gatto

Sono goloso

Sono goloso, è un mio difetto
ma in questo mondo chi è perfetto?
dopo aver fatto colazione al bar
torno a casa con un neo di cioccolata
sul centro del naso infreddolito
a mo di nobil uomo settecentesco
vado matto per lamponi e fragole
per la cioccolata nera all’arancio
per le trofie al pesto ed un Rossese
vino prelibato di Dolceaqua
antica celtica Dussaga e romana
goloso di cuscus alla cernia
o di goulash zuppe ungherese
amo così tanto il fungo porcino
che lo metterei persin sul cappuccino!
E’ un mio difetto una mia imperfezione
alla fine, solo io ne pagherò il conto…

frutti-rossi

Eolo s’è infuriato

Eolo s’è infuriato
giocando a Shangai
con gli alberi di Paneveggio
a bowling con gli yacht
e le barche a Portofino,
m’ha scaraventato a terra
sulla soglia del supermercato
ha divelto tegole e tetti
anche le pale di san Martino
han faticato a stare immobili
Portofino è ora un’isola
ogni città è stata stravolta
i sottopassi son tutti allagati
rari i gatti che si sono salvati
i gabbiani, a terra accovacciati
scrutavano montagne di mare
verso loro nere e paurose arrivare…

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Ovvio

Ho l’equilibrio instabile
ça va sans dire
poca memoria del presente
ça va sans dire
immagini nitide del passato
ça va sans dire
francese a mozzichi e bocconi
ça va sans dire
inglese ancor più vago
ça va sans dire
tedesco odio viscerale
ça va sans dire
ho visto la mia lapide:
nato a Tunisi morto a Francoforte
al ritorno dalla Russia che ho amato
ça va sans dire
non decifro il cirillico
ça va sans dire

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Tutto ciò che ci accomuna

 

Tutto ciò che ci accomuna
è visione larga della vita
gusto del viaggio, del nuovo
vibrisse tese sulle guance
una certa insofferenza agli stupidi
che abbondano su questa terra
alla ricerca d’un luogo ideale
lontano dall’ignoranza che dilaga
certo ci sono anche scontri
(abbiamo il nostro carattere)
ai cretini non diamo mance:
pane al pane, vino al vino.
Io poeta, combino casini e guai
lei concreta, con piedi per terra li risolve
amiamo i Metallica e Puccini
Criminal minds e la Butterfly
ma ciò che amiamo maggiormente
sono i nostri innumerevoli compagni gatti
del lontano passato e del presente!

vibrisse-gatti