La vita ha un prezzo salato

Quanta storia alle nostre spalle
quante persone felici o infelici
quanti sogni infranti o compiuti
case e mobili a migliaia, quadri
e libri, libri ancora, note acute
bemolle e diesis su piani impolverati
viaggi su strade di polvere e sabbia
su aerei a motore come pullman
onde alte sul mare in tempesta
ritrovarsi dopo anni e fare festa
strade imbiancate come fosse latte
scelte compiute senza alternativa
che la vita ti mette spalle al muro
vai avanti lento e tenace: sicuro
ma gli errori hanno prezzo salato
oltre la coltre di nebbia, non c’è futuro!
poi c’è l’imponderabile figlio del fato
gioco a dadi tondi, senza un vincitore.
La vita ha un prezzo salato…

Quando sei disabile

Quando sei disabile
sono i gesti semplici
che intralciano i giorno
il minimo passo falso
è un passo senza ritorno
se disgraziatamente cadi a terra
a terra rimani e ti risollevi
con immani sforzi e lacrime
spastici i tuoi movimenti
spastico il tuo avvenire
trascini la tua malinconia
sulle vette del sogno e poesia
il cuore pulsa nelle tempie
la vista s’annebbia nella casa silente
fantastichi di fare mille cose
in verità mille cose fallisci
t’allontani dal reale ti stordisci
di poesia e di-versi come te…

Disabilità

Gli umani sono animali strani

Stanno in piedi su due zampe
e non hanno molto pelo
ma quando fa freddo o piove
si ricoprono con strane cose!
gli umani son ben addomesticati
eseguono a puntino e con dedizione
ogni nostro bisogno, ogni nostra passione
riempiendoci di coccole ad ogni nostra
minima defezione! Come ci sono utili
gli umani buoni, quelli cattivi meno
li riempiremmo volentieri di graffi
graffi e morsi, morsi e graffi profondi
sino a far loro cambiare strada
verso una che non incroci la nostra.

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Ovvio

Ho l’equilibrio instabile
ça va sans dire
poca memoria del presente
ça va sans dire
immagini nitide del passato
ça va sans dire
francese a mozzichi e bocconi
ça va sans dire
inglese ancor più vago
ça va sans dire
tedesco odio viscerale
ça va sans dire
ho visto la mia lapide:
nato a Tunisi morto a Francoforte
al ritorno dalla Russia che ho amato
ça va sans dire
non decifro il cirillico
ça va sans dire

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Piccoli leoni

 

 

I gatti la notte vagano
per la casa buia e silente
li sento miagolare a bassa voce
attenti a non disturbare il sonno
i gatti hanno un rapporto stretto
con il riposo profondo, poi saltano
e saltano per la casa all’istante
senza caffè e colazione: svegli
pronti ad acciuffare svolazzanti
peli perduti chissà quando!
I gatti ci adottano gentilmente
ci accolgono nel loro universo
senza stress e preoccupazioni
piccole tigri quiete piccoli leoni.

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Prime percezioni di vita

Cento concerti vissi
trasportato da mille note
voci aggressive o melodiose
trasportato in avanti dalla folla
da gioia ed esaltazione de giovani
accomunati stretti sudore a sudore
sguardi esaltati ed eccitati
dall’attesa di ascoltare le canzoni
mille volte cantate a squarciagola
o, ascoltate nel buio d’una stanza
il buio esalta le parole e emozioni
sottolinea le diesis e le bemolle
la musica è vibrazione dell’anima
una voce lontana e profonda
che giunge forse dagli avi
da tutto ciò che ci circonda
porta a galla antiche emozioni
ninna nanne giunte a noi
nelle prime percezioni di vita.

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Fame di me

 

Oggi, il lupo urla: ha fame di me
morde strappa brandelli
d’emozioni di vecchie passioni
ottunde la mia confusa mente
mescola il passato col presente
la gamba è un parto doloroso
gli occhi velati cercano riposo
la mia pelle trema, ha brividi
l’anima del tempo remoto
tramutato in versi ha i lividi
stendo un braccio per spegnere
il lancinante acuto dolore
non trovo alcun interruttore
le medicine son prese invano
m’accascio come balena sul divano.
Il lupo urla: ha fame di me…

I miei lati oscuri

I miei lati oscuri con il dolore
vengono a galla con bruno colore
sono figli di silenzi e poche parole
di paure ancestrali che trascinano
nelle fosse degli abissi dell’anima
d’incommensurabili vuoti della vita
d’alberi vecchi e secchi sulla sabbia
d’un deserto cresciuto sui monti
d’errori umani (forse tollerabili)
che nessuno è perfetto: mai
più facile sbagliare che ben fare
i miei lati oscuri difficili da frenare
s’elevano su: un’improvvisa marea
tsunami che porta via ogni cosa
rimangono ferite sanguinolenti
si cicatrizzano solo amare parole

Un corpo all’altezza



Vorrei un corpo all’altezza
della mia mente, poiché
mentre lei vola, lui striscia
a terra come un serpe
purtroppo, nacqui fragile
anzitempo ai nove mesi
di norma per essere perfetti
appena nato pesavo come un pollo
del supermercato: pochi etti
mi direte: fai esercizio, palestra!
Ma esso, ha vent’anni in più
degli anni vissuti, come foglia
trema, teme ogni gradino
come fosse scalare il Cervino.
Il dolore continuo annienta…

Cervino

La nomea

Mi son fatto nomea
di poeta e scrittore,
da ragioniere forzato
da un destino complicato,
il mio sogno e ambizione
era di diventare un pittore
sulla scia dei grandi artisti,
sognavo di maestose tele
affreschi su muri banali e tristi,
tramutati in eterne opere
maestose frecce nell’anima,
emozioni di olio e pastello
trafiggono il cuore e cervello,
volevo stupire con la matita
con la carta a grano grosso,
con la china e l’acquarello
fato volle che divenissi poeta,
non il mio primo bramato sogno
incantevole e preziosa meta!

artist's palette with oil paints and brushes