L’addio alle cose care

 

 

 

 

Crescono le cose care
a cui devo dire addio
s’allontanano inesorabili da me
dai miei sogni, dai miei desideri
sostano inamovibili i ricordi
fotografie nelle mie sinapsi
un film a colori dei miei viaggi
torna la nostalgia dei cento voli
e dei cento atterraggi emozionanti
con la pista scura che s’avvicina
la mano stretta a mia moglie
ai suoi primi voli in aereo
le parole per rassicurarla
visto che ne ho fatti cento e più
e son qui al suo fianco, sereno.
Addio alle salite su per Pigna
o per Castel Vittorio con mimose
fiorite di varie dorate sfumature
il loro profumo nell’aria del mattino
incantato da tanta meraviglia
rallentavo ad ogni ombrosa curva
il loro colore si lucente si stagliava
nel verde delle terrazze d’ulivo.

Amo la Liguria che m’accolse.

le-mimose-di-falanga

Piccoli leoni

 

 

I gatti la notte vagano
per la casa buia e silente
li sento miagolare a bassa voce
attenti a non disturbare il sonno
i gatti hanno un rapporto stretto
con il riposo profondo, poi saltano
e saltano per la casa all’istante
senza caffè e colazione: svegli
pronti ad acciuffare svolazzanti
peli perduti chissà quando!
I gatti ci adottano gentilmente
ci accolgono nel loro universo
senza stress e preoccupazioni
piccole tigri quiete piccoli leoni.

gatto_che_dorme_sempre_e_normale_824_600

Dietro la curva

Sciame di motorini
come api s’arresta
per farmi passare
allungo il passo incerto
sulle zebre d’asfalto
faccio un gesto di saluto
i ragazzini mi sorridono
un sorriso inaspettato
riempie il cuore e mente
s’allontano ronzando
scomparendo dietro la curva…

ScooterApriliaSR50group

Francis Bacon

Mi viene difficile sorridere
la mia bocca segnata
dallo spasmo del dolore
che non mi molla un attimo
ottunde la mente il pensiero
chiodo fisso nelle carni
vetta acuminata e fredda
con i ricordi gioiosi in rissa
trasmuta in amara smorfia
ogni accenno di sorriso
trasforma in incubi i sogni
accentua vertigini e ombre
uno spasmo di Bacone Francesco
scolpito sul mio volto sereno
mentre apro una porta ed esco…

Bacon_Francis

Prime percezioni di vita

Cento concerti vissi
trasportato da mille note
voci aggressive o melodiose
trasportato in avanti dalla folla
da gioia ed esaltazione de giovani
accomunati stretti sudore a sudore
sguardi esaltati ed eccitati
dall’attesa di ascoltare le canzoni
mille volte cantate a squarciagola
o, ascoltate nel buio d’una stanza
il buio esalta le parole e emozioni
sottolinea le diesis e le bemolle
la musica è vibrazione dell’anima
una voce lontana e profonda
che giunge forse dagli avi
da tutto ciò che ci circonda
porta a galla antiche emozioni
ninna nanne giunte a noi
nelle prime percezioni di vita.

varie-note-musicali-su-pentagramma-400-26434781

Tracce di parole

A terra finirò i miei giorni
come verme mi contornerò
strisciando sul molle ventre
i gatti m’annuseranno curiosi
della mia rigidità improvvisa
la vita è uno scherzo amaro
ti toglie spesso l’importante
ti da poche soddisfazioni
sempre pagate a caro prezzo
a terra finirò i miei giorni
giorni vissuti intensamente
amando viaggiando scoprendo
tre cose che riempiono il cuore
curiosi i gatti annuseranno
le tracce delle parole d’amore…

gatto-fusa1

Fame di me

 

Oggi, il lupo urla: ha fame di me
morde strappa brandelli
d’emozioni di vecchie passioni
ottunde la mia confusa mente
mescola il passato col presente
la gamba è un parto doloroso
gli occhi velati cercano riposo
la mia pelle trema, ha brividi
l’anima del tempo remoto
tramutato in versi ha i lividi
stendo un braccio per spegnere
il lancinante acuto dolore
non trovo alcun interruttore
le medicine son prese invano
m’accascio come balena sul divano.
Il lupo urla: ha fame di me…

I miei lati oscuri

I miei lati oscuri con il dolore
vengono a galla con bruno colore
sono figli di silenzi e poche parole
di paure ancestrali che trascinano
nelle fosse degli abissi dell’anima
d’incommensurabili vuoti della vita
d’alberi vecchi e secchi sulla sabbia
d’un deserto cresciuto sui monti
d’errori umani (forse tollerabili)
che nessuno è perfetto: mai
più facile sbagliare che ben fare
i miei lati oscuri difficili da frenare
s’elevano su: un’improvvisa marea
tsunami che porta via ogni cosa
rimangono ferite sanguinolenti
si cicatrizzano solo amare parole

Equilibrio d’una filastrocca

Equilibri su una tastiera
delle dita, che mutano i pensieri
in parole scritte, e le parole in versi
i versi, l’uno dopo l’altro ordinati
in poesia, ed essa in spada
spada, leggera come piuma
piuma che trafigge il cuore
cuore generale dell’anima
anima generale del corpo
tutto questo vive nel reale
reale burattinaio dei pensieri.

burattinaio-30169.660x368

Un corpo all’altezza



Vorrei un corpo all’altezza
della mia mente, poiché
mentre lei vola, lui striscia
a terra come un serpe
purtroppo, nacqui fragile
anzitempo ai nove mesi
di norma per essere perfetti
appena nato pesavo come un pollo
del supermercato: pochi etti
mi direte: fai esercizio, palestra!
Ma esso, ha vent’anni in più
degli anni vissuti, come foglia
trema, teme ogni gradino
come fosse scalare il Cervino.
Il dolore continuo annienta…

Cervino