Nella mia poesia vi son tracce
impronte di poeti antichi,
orme di poeti amici veri, conosciuti
attraverso l’immenso virtuale
universo, canale d’acque saporose
di versi in rima baciata o disordinata,
tracce di ferite sulla pelle e nell’anima
v’è il freddo dell’abbandono del tradimento
che non basta lana spessa a scaldare il cuore
Sciarpe e nuvole sono disegni d’inverno
il freddo gela i pensieri è nero il mare d’Ottobre
ho cercato conforto e fondamenta nelle parole
trovate negli abissi della mia travagliata esistenza
curate le mie ferite con il solido filo della coscienza
raccolgo floridi semi nei libri o ogni tipo di lettura
in ogni cosa pur insignificante c’è un seme
ben annaffiato e coltivato si tramuta in cultura
la poesia è la mia inesauribile ragion di vita…