Ho poco credito di passi
benché abbia tre gambe,
un nulla in più sono stanche
ho poco fiato e tempo
per compiere tutto ciò che sento,
fischia il treno per l’infinito
su rotaie sgretolate dal vano.
ho poco credito di sassi
da lanciare sul pelo del mare,
con un braccio solo è arduo
mantenere l’equilibrio sui ciottoli,
la risacca leviga i corpi abbandonati
sulla battigia caldi e abbronzati,
la mia pelle bambina dal sole dorata.
Ogni amarezza finiva in risata,
che d’amaro v’era ben poco
un brutto voto in classe
o la nera cioccolata.